Norme sulla circolazione dei veicoli

“Distanza di sicurezza” è un romanzo breve scritto dall’autrice argentina Samanta Schweblin, pubblicato per la prima volta nel 2014. Il libro, tradotto in diverse lingue, ha ricevuto numerosi riconoscimenti e ha contribuito a consolidare la reputazione di Schweblin come una delle voci più originali e inquietanti della narrativa contemporanea. Il titolo stesso, che in italiano si traduce come “distanza di sicurezza”, suggerisce un tema centrale del libro: la costante ricerca di una distanza protettiva da un pericolo imminente e invisibile.

Norme sulla circolazione dei veicoli

1 / 30

Durante la marcia per file parallele, percorrendo la corsia di sinistra, bisogna mantenere in funzione l'indicatore di direzione sinistro

2 / 30

Quando si vuole cambiare corsia non si deve creare intralcio o pericolo a chi si trova sulla corsia da impegnare

3 / 30

Il carico deve essere sistemato sugli autoveicoli in modo da non sporgere dalla parte posteriore per più dei tre decimi della lunghezza del veicolo

4 / 30

In una carreggiata a doppio senso di circolazione per svoltare a sinistra bisogna avvicinarsi al centro della carreggiata

5 / 30

L'uso corretto della strada comporta che siano osservate le norme di comportamento e quelle dettate dalla comune prudenza

6 / 30

I veicoli senza motore devono circolare il più possibile vicino al margine destro della carreggiata

7 / 30

Il conducente che intende fermarsi sul margine destro della carreggiata deve effettuare la manovra senza creare pericolo o intralcio agli altri utenti della strada

8 / 30

Lo specchio retrovisore laterale sinistro falsa la percezione della distanza e della velocità dei veicoli sopraggiungenti

9 / 30

Se un autotreno intende svoltare a destra in una strada stretta, i conducenti dei veicoli che seguono devono sorpassarlo appena aziona l'indicatore di direzione

10 / 30

Il conducente che intende immettersi nel flusso della circolazione può evitare di azionare l'indicatore di direzione se non sopraggiungono altri veicoli

11 / 30

In vicinanza o in corrispondenza degli incroci regolati da semaforo non è consentito il sorpasso

13 / 30

Su una strada a doppio senso di marcia per svoltare a sinistra è necessario spostarsi a sinistra della linea continua di mezzeria

14 / 30

Il carico deve essere sistemato sugli autoveicoli in modo da evitare la sporgenza laterale dello stesso per più di tre decimi della lunghezza del veicolo

15 / 30

Giungendo alla guida di un veicolo a due ruote in vicinanza di un incrocio, bisogna incolonnarsi dietro gli altri veicoli in attesa

16 / 30

Quando si vuole cambiare direzione è obbligatorio fare uso delle segnalazioni acustiche (clacson o trombe)

17 / 30

I veicoli a motore possono circolare per file parallele in vicinanza di incroci regolati da vigili o da semafori

18 / 30

Percorrendo una carreggiata a senso unico la svolta a sinistra si effettua immettendosi in una corsia qualsiasi, se si viaggia per file parallele

19 / 30

Giungendo in vicinanza di un incrocio nei centri abitati occorre suonare il clacson

20 / 30

Chi guida un veicolo deve tenere in funzione gli abbaglianti di giorno anche in città

21 / 30

Chi guida un veicolo, anche se ad elevate prestazioni, deve evitare di costituire pericolo per gli altri utenti della strada

22 / 30

Il conducente che intende effettuare l'inversione di marcia su una strada a doppio senso deve dare la precedenza ai veicoli che sopraggiungono

24 / 30

In una carreggiata a doppio senso di circolazione per svoltare a sinistra occorre suonare il clacson, per attraversare con maggior sicurezza l'incrocio

25 / 30

La regolazione degli specchi retrovisori deve di norma essere effettuata con il veicolo in marcia

26 / 30

In caso di fermata sul margine destro della carreggiata senza segnalare con sufficiente anticipo l'intenzione di effettuare tale manovra, è disposta la sottrazione di 4 punti dalla patente del conducente

27 / 30

Il conducente del veicolo S in figura, muovendosi in retromarcia per immettersi nella circolazione, deve assicurarsi che la strada sia libera ed eseguire la manovra con prudenza

28 / 30

Durante la marcia per file parallele è consentito cambiare corsia per effettuare manovre di svolta

29 / 30

L'uso corretto della strada comporta che si usino in ogni caso i proiettori a luce abbagliante

30 / 30

In una carreggiata a doppio senso di circolazione per svoltare a sinistra bisogna effettuare la manovra velocemente, per evitare i veicoli provenienti da destra e da sinistra

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Il romanzo si sviluppa attraverso un dialogo tra due personaggi, Amanda e David. Amanda, una giovane madre, è sdraiata su un letto in una clinica rurale, gravemente malata. Al suo fianco c’è David, un bambino enigmatico e inquietante, che la guida attraverso una sorta di interrogatorio. Fin dalle prime pagine, il lettore è immerso in un’atmosfera di tensione crescente, dove la realtà e l’incubo si mescolano in modo indissolubile.

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La narrazione è frammentaria e si sviluppa attraverso flashback e ricordi confusi di Amanda, che cerca di ricostruire gli eventi che l’hanno portata in quella clinica. Durante la sua vacanza in un villaggio rurale con la sua giovane figlia Nina, Amanda incontra Carla, la madre di David. Carla le racconta una storia inquietante: suo figlio David è stato avvelenato da pesticidi usati nelle coltivazioni vicine e, per salvarlo, ha dovuto ricorrere all’aiuto di una guaritrice locale. Questo intervento, tuttavia, ha avuto conseguenze misteriose e irreversibili, trasformando David in qualcosa di non completamente umano.

La “distanza di sicurezza” a cui si riferisce il titolo è un concetto che Amanda menziona ripetutamente durante il suo dialogo con David. È una sorta di misura mentale che tiene costantemente sotto controllo per proteggere la sua bambina da qualsiasi pericolo. Questa distanza, tuttavia, si rivela essere insufficiente a prevenire la tragedia che si abbatte su di loro. La paura e l’ansia di Amanda sono palpabili e si trasmettono al lettore, creando un senso di oppressione e fatalismo.

Uno degli aspetti più affascinanti di “Distanza di sicurezza” è la sua capacità di mescolare il realismo con elementi soprannaturali e metafisici. Schweblin utilizza la malattia e l’avvelenamento come metafore per esplorare temi più profondi legati alla maternità, alla vulnerabilità e alla paura dell’ignoto. La narrazione, con il suo ritmo serrato e la sua struttura non lineare, ricorda un incubo febbricitante, in cui i confini tra realtà e immaginazione sono continuamente sfumati.

Il romanzo affronta anche questioni ecologiche e sociali. L’uso indiscriminato di pesticidi e le sue conseguenze devastanti sulla salute umana e sull’ambiente sono al centro della trama. Schweblin critica implicitamente le pratiche agricole industriali e la negligenza delle autorità locali nel proteggere la popolazione. Questo tema ecologico si intreccia con quello della maternità, poiché le madri del romanzo sono costantemente preoccupate per la salute e la sicurezza dei loro figli in un mondo contaminato.

La prosa di Schweblin è essenziale e precisa, priva di fronzoli, ma incredibilmente evocativa. Ogni parola è ponderata e carica di significato, contribuendo a creare un’atmosfera di suspense e inquietudine. La scelta di un dialogo continuo tra Amanda e David, senza descrizioni dettagliate degli ambienti o dei personaggi, costringe il lettore a concentrarsi sui dettagli delle loro parole e sulle sfumature emotive del loro scambio. Questo stile narrativo unico amplifica l’effetto claustrofobico della storia e rende l’esperienza di lettura particolarmente intensa e coinvolgente.

In conclusione, “Distanza di sicurezza” è un’opera potente e disturbante che esplora temi universali attraverso una lente di inquietudine e angoscia. Samanta Schweblin riesce a creare un racconto breve ma estremamente denso, dove ogni elemento contribuisce a costruire un quadro complesso e sfaccettato della paura e della vulnerabilità umana. Il romanzo lascia il lettore con molte domande e poche risposte definitive, riflettendo la natura ambigua e sfuggente delle minacce che descrive. È un libro che continua a risuonare nella mente del lettore molto tempo dopo averlo terminato, invitando a riflettere sulle proprie paure e sulle distanze di sicurezza che ciascuno di noi mantiene per proteggersi dall’ignoto.

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